"Espiritualidad" es una palabra desafortunada.
El "espíritu" de una persona es algo valorado en la sociedad moderna, pues indica lo más hondo y decisivo de su vida: la pasión que la anima, su inspiración última, lo que contagia a los demás, lo que esa persona va poniendo en el mundo.

El espíritu alienta nuestros proyectos y compromisos, configura nuestro horizonte de valores y nuestra esperanza. Según sea nuestro espíritu, así será nuestra espiritualidad. Y así será también nuestra religión y nuestra vida entera.

Cuidar la espiritualidad cristiana es reavivar nuestra religión.


Agunas respuestas

Aqui quisiera colocar las respuestas recibidas.
La mayoria de las cartas están escritas en italiano, porque es la lenga madre...pero con el tiempo las podré traducir.
Por ahora las trascribo como están , porque me llevaría mucho tiempo.

Respuesta de Emmaús, que es la actual presidente de la Obra de María.
Rocca di Papa, 22 ottobre 2009
Carissima Mabel,

ho ricevuto ancora la tua mail del 5 ottobre e mi accingo a risponderti dopo aver letto attentamente le tue lettere e aver parlato con Marilyn e Delia.
Mi rallegro con te per il posto di lavoro che hai trovato e per il tuo avvicinamento alla parrocchia, impegnata in attività di solidarietà.
Senz’altro in questi 20 anni avrai fatto o cercato di fare tante cose belle per amore, prima di tutte il dono di te stessa a Dio e il vivere per Lui nell’Opera. Non rimpiangere perciò quanto hai dato e darai a Dio, in qualsiasi situazione o posto ti trovi: è stato e sarà l’espressione libera del tuo amore a Lui.
Certamente tutti abbiamo dei limiti, chi di più chi di meno; e c’è sempre da imparare in quanto a umiltà. Credo però che ognuno cerca, non di nasconderli, bensì di accettarli per amore di Gesù Abbandonato, come Chiara ci ha insegnato e testimoniato, e andare oltre, essendo fuori di noi stessi.
Mi addolora sentire quanto soffri interiormente anche per dubbi riguardo alla vocazione. Ma, Mabel, se non ti hanno detto che non ce l’avevi o altro, significa che non ne hanno dubitato; anzi credevano alla chiamata che Dio ti aveva fatto.
Mi dici che la scelta di Dio si è andata consolidando in questo tempo: ne sono contenta!
E’ importante che tu possa ricostruire la tua vita, dentro, interamente, e, se sei decisa a lasciare il focolare, comunicalo a Serenella e presenta la tua dimissione dalla Sezione delle focolarine. Così sarà anche possibile restituirti la documentazione che richiedi.
Poi, se vivi l’Ideale e lo desideri, troverai sempre un posto, il tuo, in questa grande famiglia dell’Opera di Maria, che Chiara dal cielo continua a guardare, accompagnando ciascuno col suo amore.
Ciao, Mabel!
Grazie delle tue preghiere per l’incontro dei delegati che, mi sembra, è stato un periodo bello di grande comunione e della presenza di Gesù in mezzo.
Anch’io prego per te, perché tu sia felice, e ti abbraccio.


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Respuesta de Marylin, responsable central del Movimiento para la zona de latinoamérica.
Rocca di Papa, 20 ottobre ’09.


Carissima Mabel,
Dopo questo intenso e ricco mese con i delegati dell’Opera di Maria nel mondo ed in particolari con quelli della GZ Hispanoamerica –i 3 giorni seguenti alla conclusione- mi metto a rileggere attentamente la tua lettera del 20 settembre. Come si può immaginare mi ha sorpreso un poco il tono così diverso delle ultime lettere che ci siamo scritte…
Forse anche per quello avevo bisogno di tempo per cogliere le tue parole così come sembrava tu volevi io le capissi.
Rileggendo, mi sono messa dei punti per rispondere il meglio possibile, ma certo, non so se riesco a tutto, e forse non occorre rispondere a tutto, ma bensì cercare di capire la tua anima di oggi e comprenderci, che credo è quello che più desideriamo tutte e due. Ed anche se serve, parlarne ancora della esperienza vissuta da te e non solo.

Tu dici che ti sei “liberata di tanti condizionamenti”, e mi è venuto in mente che quando io ho trovato l’Ideale ero già una donna, avevo concluso gli studi, ero incamminata a formare una famiglia e lasciare le mie sicurezze, la libertà, “perdere tutto” per seguire Dio nel focolare, ha avuto un alto prezzo perchè non sarei potuta più tornare indietro, non avrei potuto più decidere da me, ma sempre “morta” in colei che mi rappresentava Dio, l’Opera, la Chiesa… e questo per me era forte, perché non avevo vissuto niente di simile fino a quel momento, ma era più forte l’attrattiva per Dio.
Nei più di 40 anni che sono nell’Opera, ci sono state esperienze belle, piene, ma molte volte ho dovuto ricordare il mio sì in condizionale a Gesù abbandonato di quei primi anni. La libertà interiore trovata e provata all’inizio, nessuno dei dolori e delle difficoltà vissute hanno potuta toglierla, anzi! La Madonna mi ha tenuto una mano sulla testa, è vero, per la Sua grazia sono qui. E’ pure vero che ho cercato di fare la mia parte.

Sapessi Mabel quante volte mi sono fatta tante delle tue domande! E quanto vorrei migliorare ogni giorno! Quanto vorrei avere un carattere diverso, più mite, più semplice… non essere cosi immediata nel difendere la verità, la giustizia quando non sono sicura che è solo amore, per amore… Ti domandi e ci domandi se la superbia è evangelica, tu sai benissimo…. Ma credo che quel “di più” del quale Chiara ci ha parlato quando spiegava la nostra spiritualità, è proprio un peso forte sulla testa di ciascuno di noi più che un vanto! Perché vorrebbe dire un impegno più forte nel vivere l’Ideale! E non sempre siamo a quel livello!!! E poi, ci è stato dato… non è un merito.

Con le cose che scrivo a modo di risposta, non voglio togliermi una responsabilità, cioè io non ho mai avuto la diretta responsabilità su di te per dire se eri o no una focolarina, posso dire che ho avuto l’impressione –quando siamo state insieme, quando ti ho visto agire, ecc.- d’essere con una focolarina, però intimamente non so se hai o no vissuto i voti come richiesto a noi, non potrei saperlo perché non è stato il mio compito seguire il tuo iter focolarino, ma piuttosto voi come costruttrici d’unità in quel pezzo d’Opera che è la Mariapoli.

Quello che ricordo delle ultime volte che siamo state insieme, non erano tanto dei dubbi sulla tua vocazione o cose simili, ma piuttosto un disagio nell’insieme del tuo presente nella Mariapoli Lia. Certamente legato al doloroso e confuso periodo del ’05-‘06 e perché tu volevi restare in focolare, avevamo pensato ti potesse aiutare un clima di unità e distensione in un focolare di zona. Il cambiamento alla zona di Bahia Blanca ti avvicinava alla tua famiglia dopo tanti anni, con la tua esperienza potevi aiutare allo sviluppo dell’Opera li, e aiutava te come popa. Ci sembrava che era amore per te. Ma chissà quante cose pensate magari per un bene, non lo erano per te, e così tante altre cose per altri.

Ciò che credo di poter dire davanti a Dio è che, pur facendo tanti errori, senza la certezza di fare quella giusta, ho cercato di pensare alle persone, ciò che poteva essere il loro bene. E di questo Dio sa quanto ho pregato e agito secondo coscienza.

Mi dispiace dire queste cose per lettera e non personalmente che darebbe la possibilità di dialogo… Ma spero Mabel che di te e di me resti quell’amore che vorremmo avere sempre più grande nel cuore e verso tutti.

Scusa se ti ho scritto in italiano, ma vorrei col tuo consenso di poter mandare questa lettera alle persone alle quali tu hai mandato quella che hai indirizzato a me. E da quanto mi hanno detto, sono tutte persone che sanno l’italiano e non tutte lo spagnolo.

Col desiderio che possa servire per il bene, ti invio questa e ti saluto con affetto,




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Respuesta de Delia, mi última responsable de focolar. Lamentablemente no sé colocar las firmas, porque todas las cartas están firmadas por ellas. Voy a intentar aprender eso...
Mariápolis Lia, 22 de Octubre de 2009

Querida Mabel,

Trato de responder ahora a la carta que escribiste a Marilyn y que compartiste conmigo. Como te dije en mi primera respuesta me pareció una pena que no nos hayamos podido ver en este último período, también cuando viniste a votar aquí fue todo muy breve.
También para mi es doloroso cuanto ha sucedido y en todo momento traté y trato de acoger cada cosa del Padre para seguir siempre aprendiendo y con la gracia de El, creciendo y mejorando.
Creo que en nuestras conversaciones no he tratado de ocultar los límites e imperfecciones que tengo, como todo ser humano, y consciente de ello digo sinceramente frente a Dios que he tratado de dar lo mejor que pude también contigo. En los dos años que compartimos, de mi parte no he tratado que nada fuera aparente, menos los espacios de diálogo, esto es lo que he intentado vivir yo contigo y con todas en la Mariápolis. En tantos momentos creía compartir momentos auténticos contigo, y te digo que hay muchas cosas que aprendí de vos y las tengo como un regalo del periodo que vivimos juntas. También tengo viva la experiencia que hiciste en el Centro con Serenella y que después compartiste con todas, son momento que han quedado marcados como espacios de profunda comunión, de donación de tu vida siguiendo el llamado.
Otra cosa que he intentado hacer es custodiar todo lo que hemos compartido, también las diferencias que tenemos porque me parece que más allá de los pasos que uno haga fuera o dentro de la Obra, nos merecemos respeto. Para mi en este tiempo no ha sido fácil y no ausente de dolor, saber que esta carta la mandaste a varias personas, pero lo he ofrecido sinceramente y le he pedido a Dios poder entenderte aún más en tu dolor y situación y a mi a recibir todo de su Amor para ir adelante. Me han ayudado muchísimo los textos de la Liturgia de la misa de este periodo, un regalo de tu persona ha sido justamente la escucha tuya de la Palabra, tratar de vivirla cada día: y en particular he pedido al Espíritu Santo me y nos dé a todos la sabiduría.
No sabría que palabras más decirte, cuanto te escribo lo hago siendo un miembro de la Obra de María a la cual sigo amando y construyéndola como ese tesoro que nos dejó Chiara junto al espléndido Carisma. Sin dudas soy inadecuada frente al don que Dios nos ha querido dar y por el cual tenemos que responder a la Iglesia y a la humanidad, pero si intento dar mi todo, lo máximo que puedo consciente que siempre se puede aprender algo más, mejorando cada día.

Quisiera que sientas sinceramente que te aprecio y que me sientas cercana, más allá del camino que hagas en el responder a la llamada. Le pido a la Virgen te esté cerca cada día y nos permita compartir fraternalmente algún otro momento.
Un abrazo,








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